Cappuccetto Verde, Giallo, Blu o come vuoi. Trasforma la
fiaba di Cappuccetto Rosso inventandone una nuova, come Gianni Rodari ha fatto
con "Il Pifferaio magico e i topi" che è diventata "Il
Pifferaio magico e le automobili".
Cappuccetto Multicolor
di Cauè
C’era una volta in una piccola casetta Cappuccetto Rosso e sua mamma; suo padre era in giro per i paesi per trovare lavoro.
La mamma aveva un piccolo segreto: la polverina multicolor! Questa polverina magica faceva cambiare colore a tutto quello con cui veniva a contatto. La mamma se la portava sempre con sé perché quando aveva voglia colorava qualcosa.
Cappuccetto aveva tante amiche tutte con il vestito nero perché i loro genitori volevano così. Tutte le amiche di Cappuccetto Rosso erano gemelle, e un giorno la mamma di Cappuccetto Rosso per il loro compleanno decise di fare loro un grande regalo. Alla festa di compleanno appena le gemelle ebbero soffiato sulle candeline, la mamma di Cappuccetto sparse la polverina su tutte le gemelle e di più su sua figlia. Le gemelle diventarono di tutti i colori: rosso, blu, giallo, verde, arancione, viola e infine Cappuccetto divenne multicolor a causa di troppa polverina.
Tutti erano contenti, iniziarono a saltare qua e di là! Per la felicità mangiarono tanto cioccolato e vissero tutti felici e contenti!!!
Cappuccetto Multicolor
di Cauè
C’era una volta in una piccola casetta Cappuccetto Rosso e sua mamma; suo padre era in giro per i paesi per trovare lavoro.
La mamma aveva un piccolo segreto: la polverina multicolor! Questa polverina magica faceva cambiare colore a tutto quello con cui veniva a contatto. La mamma se la portava sempre con sé perché quando aveva voglia colorava qualcosa.
Cappuccetto aveva tante amiche tutte con il vestito nero perché i loro genitori volevano così. Tutte le amiche di Cappuccetto Rosso erano gemelle, e un giorno la mamma di Cappuccetto Rosso per il loro compleanno decise di fare loro un grande regalo. Alla festa di compleanno appena le gemelle ebbero soffiato sulle candeline, la mamma di Cappuccetto sparse la polverina su tutte le gemelle e di più su sua figlia. Le gemelle diventarono di tutti i colori: rosso, blu, giallo, verde, arancione, viola e infine Cappuccetto divenne multicolor a causa di troppa polverina.
Tutti erano contenti, iniziarono a saltare qua e di là! Per la felicità mangiarono tanto cioccolato e vissero tutti felici e contenti!!!
Cappuccetto rosso sangue
di Mickael
Un
bel giorno Cappuccetto Rosso decise di andar nel bosco a prendere dei
frutti per fare un regalo a sua nonna; la mamma di Cappuccetto Rosso
si raccomandò di tornare presto a casa.
Durante
il tragitto vide animali di tutti i tipi. Arrivata
al “campetto dei frutti” Cappuccetto Rosso raccolse molti frutti;
mentre raccoglieva una fragola, vide un coniglio ferito alla gamba,
lo prese e lo medicò con foglie e gli diede i frutti, ma durante la
medicazione si sporcò una mano, si pulì sul cappuccio che si
sporcò.
Arrivata
a casa della nonna, le diede i frutti e il cappuccio per farselo
lavare, la nonna molto contenta disse: << Grazie mille per i
frutti, ma il cappuccio non si può lavare >>
Cappuccetto
Rosso,delusa,rispose: << Ora mi chiameranno tutti Cappuccetto
Rosso Sangue >>.
La
nonna: << Mi spiace molto, ma non lo puoi cambiare? >>
Cappuccetto
Rosso”Sangue” rispose: << No! ci sono molto affezionata: me
l ha regalato mamma >>.
La
nonna diede a Cappuccetto Rosso una polverina magica che spalmata sul
cappuccio fece sparire tutte le macchie.
Cappuccetto
Rosso felice disse: << Grazie, nonnina cara >> ; e
dopodichè se ne andò. Durante il tragitto per casa
incontrò un lupo molto carino e si fermò ad accarezzarlo.
La
bambina non si accorse che era tardi e continuò a giocare con lui.
Arrivata
a casa in ritardo, la mamma la sgridò e le fece la ramanzina.
Cappuccetto Verde
di Hiber
C’era una volta una ragazza
chiamata Cappuccetto Verde; un giorno cappuccetto Verde prese la sua bellissima
automobile per andare a trovare la nonna perché era molto malata e si avviò
verso la città. La città era molto colorata e illuminata.
Arrivò finalmente al palazzo
della nonna e suonò il campanello: “Drin! Drin!”
- Chi è? – disse la nonna.
- Sono io, la tua nipotina! – disse cappuccetto
Verde.
Ma quando entrò vide la nonna a
letto, la salutò e le disse:
- Dove posso posare queste cose?- disse
cappuccetto Verde.
- Nel salone – disse la nonna.
Ma appena
entrò, vide un ladro che prendeva gli oggetti preziosi, allora cappuccetto che
era una campionessa di pugilato e non aveva paura, gli diede un bel gancio e lo
stese per terra, poi prese il telefono e chiamò la POLIZIA.
Alla fine
mentre aspettavano la polizia, cappuccetto Verde e la nonna gustarono la torta
che aveva portato cappuccetto Verde servita dal povero ladro.
E passarono
una bella serata.
Cappuccetto nero
di Andrea
C’era una volta…e ora
non c’è più…un bambino che indossava sempre una felpa con il cappuccio nero coi
teschi bianchi e per questo tutti lo chiamavano Cappuccetto Nero. Viveva in un
villaggio ai piedi dei monti insieme ai suoi genitori. I nonni abitavano in
cima al monte in un rifugio di montagna.
Era caduta tanta neve e il rifugio era
rimasto isolato, da giorni non si avevano notizie dei nonni. I suoi genitori erano molto in ansia e
aspettavano il gatto delle nevi che sbloccasse la strada. Cappuccetto che era
molto intraprendente, mentre scivolava con il suo slittino, decise di
allontanarsi da casa nella notte, prendere il sentiero del torrente e risalirlo
fino al rifugio. A cena si nascose in tasca pane e formaggio, un po' di
cioccolato e acqua.
Quando i genitori si
furono addormentati scivolò fuori dalla finestra, si mise le racchette ai piedi
e iniziò a risalire il monte. Salendo sul pendio trovò molti animali di piccola
taglia rimasti intrappolati in trappole di ogni tipo. Altri animali erano chiusi
in gabbia. Cappuccetto Nero si avvicinò alle trappole, ma gli animali erano
feriti e alcuni in pessime condizioni.
Ad un certo punto sentì
un guaito, corse verso la trappola e vide un piccolo lupo in trappola. Stava
per liberarlo quando sentì dei passi. Erano i bracconieri tornati a prendere le
loro prede. Allora Cappuccetto si nascose dietro un cespuglio, per non farsi
vedere e rimase lì fino a notte fonda. I bracconieri liberarono il piccolo e lo
lasciarono nella neve, era troppo piccolo per i loro traffici. Cappuccetto,
appena possibile, si avvicinò al cucciolo per portarlo con sé dal nonno che era
un veterinario.
Al mattino i genitori
non trovando Cappuccetto allertarono la polizia di montagna che iniziò la
ricerca. Cappuccetto arrivò velocemente dal nonno che curò il cucciolo e
insieme lo portarono vicino alla tana dei lupi dove la mamma lupa lo aspettava.
La polizia mentre
cercava Cappuccetto incontrò i bracconieri che furono arrestati.
Alla fine Cappuccetto
riabbracciò i genitori e con i nonni cenarono tutti insieme. Poi prese la
slitta e scivolò fino a valle sapendo di avere nuovi amici il lupetto e il suo
branco.