giovedì 8 ottobre 2015

LA NOSTRE VACANZE 3


 di Pietro
di Marta
Quest’estate sono stata al mare, all’Isola d’Elba, con la mia sorellina che ha otto anni, si chiama Clara ed è la fotocopia di me quando ero piccola; le piace molto ginnastica artistica e nuotare con i suoi amici. C’era poi la mia mamma: le piace molto tirare con l'arco perché da piccola lo faceva e adesso sta rincominciando, però vorrebbe prendere lezioni. C’era poi il mio papà: a lui piace molto arrampicare sia sul ghiaccio che sulla roccia; una volta mi ha portata su una ferrata, a lui non piace tanto il mare. 
     Avevamo una villetta dove dormivamo e mangiavamo; per rendere la vacanza più bella avevamo portato di tutto: l’amaca, una cassa per sentire la musica più forte, il canotto e il delfino gonfiabili, maschere e boccagli, compiti e giochi a volontà.
     Appena arrivati, mia sorella ed io ci siamo messe il costume per andare in spiaggia mentre i nostri genitori vuotavano le borse. Andando in spiggia Clara ed io ci siamo perse, abbiamo trovato una gattina che si chiamava Lilli, l’abbiamo presa in braccio e portata alla nostra villetta per farla vedere a mamma e papà. L’abbiamo fatta giocare e poi i nostri genitori ci hanno fatto vedere la strada per la spiaggia, che era dalla parte opposta di dove eravamo andate, e noi ci andammo di corsa. Appena arrivate, ci tuffammo nell’acqua gelata e subito dopo ne siamo uscite per il freddo.
     La mattina dopo appena guardai fuori vidi Lilli camminare sui vasi che c’erano vicno alla porticina della nostra villetta, la salutai, le portai una ciotolina con un po’ di latte e andai a fare colazione.
     Due giorni dopo, in spiaggia, io e mia sorella Clara abbiamo incontrato una famiglia con tre figli: una di dieci mesi che si chiamava Aurora, era paffutella e molto mangiona, un secondo si chiamava Leonardo ed era una peste e una terza, Vittoria, che era molto simpatica. Con lei abbiamo fatto uno spettacolo di nuoto sincronizzato che hanno visto anche i nostri genitori; una signora è venuta a farci i complimenti e ha detto che, se da grandi avessimo voluto fare quello sport, lei sarebbe stata la nostra prima ammiratrice. Insieme a Vittoria abbiamo fatto tantissimi giochi: tennis, palla prigioniera e altri giochi.
     L’ ultima sera abbiamo cenato dalla famiglia di Vittoria; abbiamo giocato tantissimo. La mattina presto siamo partiti per tornare a Milano un po’ tristi, ma anche felici per le vacanze trascorse.(418)


                                         di Giovanni

Durante le mie vacanze sono andato in Perù: ho impiegato circa 15 ore con l’aereo. Quando sono arrivato ho visto mio nonno e la mia zia che non avevo incontrato da tre anni . Quando siamo arrivati a casa, la mia nonna aveva già cucinato per mangiare.  Il giorno seguente io me ne sono andato a guardare il gatto che il giorno precedente stava dormendo. Poi mia nonna ha iniziato  a cucinare il pranzo. Poi mia madre ha deciso di andare in Junyn insieme ha mia nonna:  in quel luogo ho scoperto che non esistono autobus, né  mercati, solo mercatini. In quella zona c'è la mia bisnonna che cura le pecore, e mia madre ha deciso di andarci.        
 All’arrivo  due cani venivano verso di me, e pensavo che si ricordavano di me.  Poi  ho visto le pecore e le abbiamo portate al pascolo. Poi siamo ritornati  a Junyn e a Lima,  mentre mia nonna ha deciso di andare a Huancayo . Noi ci siamo occupati della casa  e poi abbiamo deciso di andare ha Casco, Macchupichu e abbiamo quindi preso l'aereo.
     Prese le valigie, un taxi  ci ha portato fino a plaza de Armas:  là abbiamo trovato un hotel.  Poi abbiamo comprato i biglietti per i tour a Cusco. Abbiamo visto  posti come: Qenga, Pukapukara, Ollantaytambo e Seqsywuaman.
     A Ollantaytambo, abbiamo preso  il treno per Macchupichu,  e alla fine siamo arrivati a aguascalientes . A  Macchupichu ci si può andare a piedi  o con l'autobus. Arrivati là,  abbiamo visto una grande fila, ma dopo molta attesa  abbiamo visto Los tres portales e il Tempio del sole, e abbiamo visto il ponte Inka. Usciti dal Macchupichu , siamo ritornati giù dalla montagna camminando , e  abbiamo visto il parco delle farfalle.  Poi siamo  ritornati a cusco, ed poi a Lima. Infine  è  arrivato il giorno del ritorno in  Italia:  ero molto triste di  lasciare i nonni.

                                                                     di Lorenzo
Due giorni dopo la fine della scuola sono andato al mare con la mia famiglia in un paesino che si chiama Santa Margherita Ligure. Alla fine della settimana dovevo andare al camp per la dislessia. All'inizio non ci volevo andare perchè le mie sorelle sarebbero rimaste al mare e io no; alla fine i miei genitori mi hanno convinto e sono salito in macchina per andare a Milano con loro.
          Il giorno seguente dovevamo andare al camp con dei nostri amici, io mi stavo per addormentare in piedi, visto che mi ero alzato alle sei.
     Arrivati a Castelbasso con la macchina dei nostri amici, per raggiungere il camp dovevamo fare una lunga passeggiata. Il camp era su una collina, in una grande casa di legno con un portone gigante.
   L'ultimo giorno del camp, siamo andati a fare rafting. Mi erano venuti a prendere i miei genitori con i genitori di Edoardo, cioè il mio amico, e abbiamo raccontato quello che abbiamo fatto.
     Dopo aver riportato i nostri amici a Milano, sono ritornato al mare con le mie sorelle. Il giorno dopo, mi sono svegliato alle otto e sono andato a fare canottaggio con mia sorella più grande e mi sono divertito come al solito.
                Dopo aver fatto altre due settimane al mare, siamo andati tutta la famiglia a visitare Amsterdam 

                                               di Tommaso

Erano le nove del mattino quando arrivammo in aereoporto:
eravamo tutti elettrizzati all'idea di andare in un posto nuovo,
anche se solo per due settimane.
Io mi sentivo un po' agitato (perchè ho sempre paura di perdere l'aereo).
Di fatto stava già venendo l'ora dell'imbarco: così ci dirigemmo appunto
all'aereo e, una volta arrivati, tutti partimmo per Bodrum.
Conveniva farsi un sonnellino dato che il viaggio durava più di due ore
e così feci. Mi addormentai dalla stanchezza e non mi accorsi di niente.
Una volta arrivati all'aereoporto, ci recammo al bus con le valige,
poi salimmo e iniziò un altro viaggio in bus per arrivare in villaggio;
finalmente arrivati in villaggio, ci diedero le chiavi della nostra stanza
e della cassaforte (che non era neanche così grande però proteggeva
i soldi che servivano per le varie gite).
Il giorno seguente iniziammo ad andare un po' in giro per il villaggio.
Io e mia sorella entrammo in piscina mentre nostra mamma prese gli
asciugamani dalla reception. Dopo andammo a pranzare nel ristorante
del villaggio; finito di mangiare, ci recammo al mare e l'acqua, oltre ad
essere piena di alghe, era gelida. Mia mamma preferisce l'aria di mare,
ma io mille volte di più la piscina.
Era mercoledì, cioè il giorno della prima gita; salutai gli amici che mi
ero fatto lì e partimmo su un grosso barcone (caicco) di cui però avevo
un po' paura. Ma alla fine mi sono addirittura divertito perchè, alcune volte,
la barca si fermava apposta per far fare un bel bagno alla gente.
Gli ultimi quattro giorni passarono in fretta per Cami, la mia sorellina,
perchè nella seconda settimana arrivò una sua amica.


                                                di Andrea

All’inizio  delle vacanze sono stato tre settimane a Milano: le prime due a un campus che si chiama “Alice in città”; l’ultima a un altro campus, ”al museo”.
     Poi sono partito! E’ il momento più bello di tutta l’estate, tranne che per la mia gatta perché odia andare nella gabbietta e uscire di casa ma poi quando torniamo e l’andiamo a prendere  non se ne vuole più andare dalla pensione.  Purtroppo il viaggio di quest’anno è durato sette ore: è stato noiosissimo.
    Appena arrivati non trovavamo il villaggio in cui avevamo prenotato, ma alla fine abbiamo visto una navetta che portava al villaggio e allora l’abbiamo  seguita fino al villaggio, che si chiama Blue Marine (un bellissimo villaggio).
     Il giorno dopo è arrivata una mia amica che si chiama Aurora: è alta, ha dodici anni ed è molto simpatica. L’ho conosciuta sette anni fa a un villaggio che si chiama Lido Paradiso. Andiamo in vacanza insieme da quando la conosco, abita fuori Milano di preciso a Canegrate.  Appena arrivati si sono fiondati agli scivoli (ma io avevo molta paura e allora non ci sono salito).
     Qualche giorno dopo mi sono fatto coraggio e allora sono salito su due scivoli su tre; il primo era bianco, pieno di curve e alla fine in picchiata! Che emozione incredibile: è stato divertentissimo, me lo ricordo ancora. Poi sono andato in quello in cui si va in coppia, con me è venuta Aurora, ci siamo rincorsi per tutto lo scivolo, ma poi purtroppo ho perso la gara: è stato comunque divertente.  Poi c’erano tre spiagge una con l’acqua bassa ma sabbiosa, un’altra con l’acqua alta ma sporca e con la spiaggia sassosa e l’ultima sembrava l’unione tra la spiaggia sassosa e la spiaggia sabbiosa.
     E’ stata una delle più belle estati della mia vita. Ora è iniziata una nuova scuola: spero di trovare nuovi amici e di trascorrere un bellissimo anno.



                                  di Hiber

Durante le vacanze sono andato in Sardegna e in Sicilia.
Ho vissuto  giorni belli e brutti: sono stati belli i giorni in cui ho incontrato gli zii e tutti quelli della mia famiglia, sono andato in  windsurf e  a fare i bagni: tutte queste cose mi hanno fatto sorridere.
E  anche in Sicilia ho passato dei bei momenti: sono stato con i nonni, ho fatto i bagni nella piscina della casa.
Sono stati brutti i giorni in cui c’era brutto tempo e quando dovevo fare i compiti.
Per arrivare in Sicilia e in Sardegna abbiamo preso l’aereo e poi una macchina. In Sicilia ho giocato con mia cugina e c’era la mia zia preferita.
Quei giorni li ho passati afare bagni, a giocare a tennis, a giocare con i monopattini e con il pallone. Abbiamo passato uno o due giorni a Milano dove abbiamo fatto dei giri nei negozi, c’erano pochissime persone, ho giocato con le mie sorelle a casa e ho incontrato dei miei compagni della scuola elementare.
E nelle vacanze mi sono divertito a tennis, a windsurf e anche con la mia famiglia. Ho preso delle lezioni di windsurf; il maestro si chiamava Alex, era giovane, biondo, muscoloso e molto bravo. Lì facevano anche barca a vela e canoa . L’anno scorso ho preso delle lezioni di barca a vela. E l’anno prossimo anche mia mamma vorebbe fare windsurf.