Trama e commento
di Olivia
Il film Terraferma è ambientato in una piccolissima
isola siciliana, più vicina all’Africa che all’Italia, di nome Linosa.
La
storia racconta di un giovane ragazzo di nome Filippo, orfano di padre che vive
con la madre Giulietta e il nonno Ernesto.
Un
giorno, la madre di Filippo decide di affittare, in estate, la casa ai turisti
e d’inverno trasferirsi sulla terraferma, perché la pesca non rende più.
Arrivata
l’estate, Filippo riesce ad “acchiappare” dei turisti, promettendogli la casa e
di organizzare delle gite in barca.
Il
giorno seguente Filippo e il nonno Ernesto vanno a pescare e quando sono in
mezzo al mare vedono un gruppo di profughi. Di conseguenza, chiamano la Marina
Militare che però dice loro di non avvicinarsi per nessun motivo, ma in quello
stesso momento un piccolo gruppo di profughi si tuffa in mare ed Ernesto li
accoglie sul proprio peschereccio senza dirlo a nessuno. Arrivati sull’isola,
portano una donna con un neonato e un bambino nel garage, dove nel frattameno abitavano
Filippo e Giulietta poiché avevano affittato la loro casa.
Il
giorno successivo Filippo ed Ernesto si avviano con i turisti verso il porto
per fargli fare una gita in barca ma, arrivati al porto, incontrano i militari
della Guardia di Finanzia che li accusa di aver portato profughi sull’isola
senza diritto e di non avere il permesso di portare turisti in barca, e quindi gli
sequestrano la barca.
Filippo,
per scusarsi con i turisti, porta Maura, una giovane turista bionda proveniente
da Milano, a fare un giro in barca di notte, rubando una barca al porto.
Arrivati al largo Maura si tuffa e nel frattempo vedono un gruppo enorme di
profughi in mare che vogliono essere salvati, ma essendo in troppi Filippo non
può intervenire. Maura desidera dirlo
alla polizia, ma Filippo glielo impedisce.
Partiti
i turisti, Giulietta, Ernesto e Filippo decidono di partire per la terra ferma,
con un traghetto nel quale caricare anche la macchina. In tal modo avrebbero
potuto mettere nel bagagliaio i profughi. Ma quella stessa sera “gli sbirri”
fanno i controlli nei bagagliai delle auto che dovevano imbarcarsi, e allora
Filippo e gli altri tornano a casa. Però, mentre Giulietta ed Ernesto scendono
dalla macchina, Filippo si avvia verso il porto e ruba il peschereccio sequestrato
e parte con i profughi per la Terraferma…
Il film
mi ha colpito molto perché parla del vero altruismo e della vera accoglienza.
Accoglienza e altruismo degli abitanti di Linosa, che in generale sono persone
semplici e abbastanza povere nei confronti di persone più sfortunate e
bisognose di loro. Senza chiedere niente in cambio.
Io sono
stata alcune volte a Linosa, che d’estate è un’isola bellissima ma molto
isolata. L’ultima volta che ci sono stata stavano proprio girando questo film.
Anche in quel periodo c’erano alcuni sbarchi dei profughi, e sulla costa si
vedevano i resti delle barche che avevano utilizzato e si erano distrutte sugli
scogli. Effettivamente, era successo che i linosani avevano aiutato i profughi,
gli avevano dato la prima accoglienza e li avevano accolti nella scuola.
di Silvia
Il film più
bello, che secondo me, ho visto a scuola è stato “Terraferma”, un film
drammatico che forse è tratto da una storia vera.
Questo film mi
è piaciuto perché parla di un signore che si chiama Ernesto e di suo nipote
Filippo, tutte e due pescatori in un’isola siciliana. Un giorno hanno trovato
dei resti di una barca rotta sull’elica del loro peschereccio.
Un po’ di
giorni dopo Ernesto e Filippo, mentre pescavano, incontrarono una barca con
molti migranti africani. Allora
chiamarono la guardia costiera che disse loro di controllare la barca e di non
prendere nessuno a bordo. Ernesto, contro la legge, prese qualche migrante che
stava nuotando verso la barca. Tra questi migranti c’è Sara, una donna incinta che viene aiutata da Ernesto che la mette al riparo ospitandola nella sua
casa.
Un giorno
sull’isola arrivarono Maura, Marco e Stefano che affittarono la casa di Filippo
e di sua mamma Giulietta mentre loro andavano a vivere nel garage.
Una sera
Filippo porta al porto Maura dove rubano una barca per fare un bagno. Quando
Filippo accende il faro della barca, vede che molti emigranti nuotando si
stanno avvicinando alla barca. Maura, che stava facendo il bagno, risale e
Filippo usa il timone per difendersi. Maura e i suoi amici si accorgono della
situazione e lasciano l’isola.
Filippo e la
sua famiglia anche se c’erano molte difficoltà restarono sull’isola senza
andare sulla TERRAFERMA.
Questo film mi è piaciuto perché
l’ho trovato molto interessante ma mi ha fatto un po’ pena per gli migranti. Anche
se a me non piacciono i film drammatici questo mi ha veramente stupito.
di Marta
Il
film "Terraferma" racconta di una famiglia composta da mamma, nonno e figlio di
venti anni che sono dei pescatori e vivono sull'isola di Lampedusa.
Racconta,
inoltre, degli sbarchi dai migranti tra cui una mamma africana incinta, che loro
hanno aiutato; l'incontro avviene in mare durante la pesca.
Al
momento dell'incontro il nonno si tuffa in mare per andare a salvare quei
poveretti e ne carica alcuni sulla sua barca.
I
naufraghi sono infreddoliti, ma felici per aver trovato qualcuno che li ha
salvati.
Questo
film mi è piaciuto poco perché era un po' triste e drammatico, ma tutto questo
mi ha fatto capire la realtà di ciò che succede anche adesso; mi ha colpito la
generosità della gente del paese.